Si è svolto l’8 marzo 2022, presso la sala del piano terra della sede dei servizi sociali di Galatina, l’incontro dal tema “Essere donna in un mondo che cambia” in occasione della Giornata Internazionale della donna. L’incontro organizzato dall’Associazione di promozione sociale Giovani Realtà insieme all’Associazione di volontariato Egerthe Onlus, con il patrocinio del Comune di Galatina, ha visto la presenza di tre relatrici che hanno raccontato la propria esperienza lavorativa, le difficoltà incontrate nel corso degli studi universitari o dell’accademia e nell’occupare, oggi, ruoli apicali di grande responsabilità, prima raggiunti solo dagli uomini.
Dopo il saluto iniziale della dott.ssa Maria Rosaria Giaccari, Vice Sindaco ed Assessore alle pari opportunità, le Presidenti di entrambe le associazioni, prof.sse Rita Maria Colazzo e Maria Gabriella Noia hanno presentato le tre ospiti: la dott.ssa Eliana Martella, Vice Questore e Dirigente del Commissariato di Galatina; la dott.ssa Raffaella De Pascalis, geologa e la dott.ssa Alessandra Inguscio, ricercatrice medica presso l’Università del Salento.
Le donne, oggi, hanno raggiunto tante conquiste, dati incoraggianti sono constatati nel mercato del lavoro e sono evidenziati progressi nell’acquisizione di una migliore istruzione e formazione, ma tanti ancora gli obiettivi da raggiungere.
Le disparità di genere persistono in quanto, nel mercato del lavoro, le donne continuano ad essere sovra rappresentate nei settori peggio retribuiti e sottorappresentate nelle posizioni apicali; a parità di mansione la retribuzione riconosciuta alle donne è inferiore e gli orari di lavoro non agevolano la possibilità di conciliare al meglio attività lavorativa e famiglia.
Le donne non sono meno meritevoli: secondo i dati Istat la percentuale di donne laureate supera quella degli uomini e le studentesse registrano risultati più brillanti lungo il percorso formativo. Difficile credere, quindi, che le donne non arrivino in Parlamento o nei Cda per mancanza di meriti, ma piuttosto in seguito ad un retaggio culturale che le relega a posizioni marginali. Quello che serve è un cambiamento culturale e radicale.
Un pensiero doveroso è stato rivolto alle donne ucraine che, con coraggio, hanno lasciato figli, mariti a combattere per difendere la propria terra. Hanno abbandonato la casa ed i loro ricordi portando con sé solo una valigia. A sperare in un mondo di pace, Elisa Romano ha chiuso la serata con la canzone “Imagine” di John Lennon.